Bambini scomparsi in Siria: scopri le iniziative chiave della comunità internazionale

I bambini scomparsi in Siria, come purtroppo in ogni conflitto dimenticato dall’informazione mainstream, sono diventati un argomento che non fa più tanto notizia. Eppure, la situazione è così grave che anche l’Assemblea Generale dell’Onu ha adottato una nuova risoluzione per aiutare le migliaia di famiglie coinvolte. In questo articolo vedremo insieme di che cosa tratta: prima, però, cerchiamo di fare il quadro della situazione, per capire chi c’è dietro a questi crimini.

Bambini scomparsi in Siria: quanti sono i piccoli sottratti alle famiglie?

Fare un quadro di questo fenomeno è praticamente impossibile: l’instabilità dovuta a più di dodici anni di guerra civile, rende molto difficile documentare persino le piccole cose, figuriamoci un tema così complesso. Ci sono comunque alcune realtà che, da quando è scoppiato il conflitto, cercano di documentare anche le sparizioni dei civili.

Una delle organizzazioni più attive, il Syrian Network for Human Rights (SNHR), in occasione della nuova risoluzione Onu che vedremo più avanti nell’articolo, ha puntualizzato come siano più di 5 mila i bambini scomparsi in Siria dall’inizio del conflitto, nel 2011. A questo numero, l’Onu aggiunge che vanno ricordate le migliaia di piccole vittime che hanno subito gravi violazioni dei diritti umani – oltre che i bambini uccisi (se vuoi approfondire, vai a questo articolo).

E mentre tutti ricordano che queste cifre sono necessariamente al ribasso, è bene anche non dimenticare che il motivo non è legato solo la guerra. Ecco un elenco di tutti gli ostacoli che impediscono di avere informazioni sui bambini scomparsi in Siria, così come su altri temi come gli arresti arbitrari o addirittura i morti:

  • La presenza scarsa – rispetto alle reali necessità – e poco capillare di organizzazioni umanitarie nel Paese.
  • I divieti di accesso dall’esterno posti dal governo siriano..
  • La tendenza dei governi occidentali a ostacolare se non a rifiutare di avviare alcun tipo di azione, anche umanitaria, nei territori controllati dal regime. Questi sono però diventati la stragrande maggioranza del Paese. Un esempio concreto è il ritardo negli aiuti dopo il terremoto che ha colpito Siria e Turchia lo scorso 6 febbraio.
Un campo profughi tra le Sinjar Mountains, India
Sinjar Mountains in India – Pic by Levi Meir Clancy via @unsplash

Il perché dei rapimenti e chi è coinvolto

Lavori forzati e sfruttamento sessuale, arruolamento nelle milizie antigovernative ma anche arma di ricatto. Sono molti i motivi che stanno dietro al fenomeno dei bambini scomparsi in Siria. Tutte legate alla guerra, certo, ma anche all’assenza di controllo e alla mancata applicazione delle leggi e agli scarsi interventi internazionali.

A peggiorare le cose c’è anche un altro tema: gli attori coinvolti. Secondo i rapporti Onu e SHNR, le forze governative non sono le uniche responsabili dei rapimenti. Ecco un esempio concreto: Il Syrian Network for Human Rights cerca di documentare quanti, tra i bambini scomparsi in Siria, siano stati forzatamente trattenuti all’inizio del conflitto e mai liberati fino a oggi: sono circa 3 mila. Il regime siriano ne trattiene la maggior parte (intorno all’86%), il resto è in mano ai vari gruppi di opposizione, soprattutto Isis e Syrian National Army.

Iniziative internazionali per salvare i bambini scomparsi in Siria

Se gli interventi all’interno del Paese per impedire che i bambini vengano tolti alle rispettive famiglie sono molto complicati, questo non significa che siano assenti. Ci sono organizzazioni che operano sul campo da quando è iniziata la guerra, altre che coordinano dall’estero i gruppi spontanei che si sono formati anche grazie al coinvolgimento della popolazione. Eccone alcune:

  • Save the Children. Sul campo fin dall’inizio del conflitto, Save the Children cerca di supportare scuole e ospedali per dare luoghi sicuri alle famiglie e impedire che i più piccoli possano essere rapiti o volontariamente “affidati” a gruppi armati, quando la famiglia non può soddisfare neppure i bisogni essenziali.
  • UNICEF. Votato all’assistenza umanitaria, in Siria affianca scuole e ospedali soprattutto nelle aree più colpite, prestando anche assistenza sanitaria nelle zone con il maggior numero di casi di colera.
  • International Rescue Team: è l’associazione che accoglie i bambini siriani trovati privi di genitori e lavora principalmente nel campo profughi di Azraq and Zaatari in Giordania.
  • World Vision. Coordina varie missioni locali attraverso il consorzio FAST, che opera nel nord-ovest della Siria.
Bambini in un campo profughi in India
India – Pic by Siddhant Soni via @unsplash

L’intervento dell’ONU.

Con la nuova risoluzione dell’ONU allarghiamo lo sguardo al più ampio fenomeno delle persone scomparse in Siria, perché oltre alla piaga dei bambini rapiti c’è anche quella di migliaia di uomini e donne che non hanno più dato notizia di sé alle famiglie.

L’Asemblea Generale ha infatti deciso di istituire una commissione indipendente per supportare le vittime, le rispettive famiglie ma anche i sopravvissuti a rapimenti. L’investimento iniziale sarà di 15 milioni di dollari, ma questa risoluzione non ha convinto tutti: i Paesi che hanno votato a favore sono stati 83, quelli contro 11 (tra i quali Cina, Russia e Iran) e gli astenuti 62.

Impossibile coinvolgere il governo siriano in questa iniziativa, hanno sottolineato gli Stati Uniti, ai quali ha fatto eco il rappresentante iraniano: Damasco non è stata consultata in nessun momento di questo processo, ha sottolineato. C’è poi chi ha preso questa risoluzione come l’ennesimo tentativo di interferire negli affari interni di un Paese mediorientale, ma anche (come la Russia), chi ha fatto notare che il budget poteva essere speso per investire in infrastrutture.

Certo è che i numeri parlano chiaro: ci sono ancora almeno 112 mila persone scomparse – e ricordiamo che sono cifre al ribasso. E in questo articolo puoi leggere anche le storie di alcuni di loro.

Se hai domande, curiosità o anche informazioni che vuoi condividere su questo argomento, scrivi pure nei commenti, così potremo confrontarci.

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