Se è già diventato anacronistico chiedersi quando l’intelligenza artificiale generativa rivoluzionerà il mondo del giornalismo e della creazione di contenuti (perché lo sta già facendo), è più che legittimo interrogarsi su come scrivere un articolo con l’IA, mantenendo la nostra autenticità e senza cadere nelle trappole degli errori e delle “allucinazioni”, in cui incappano un po’ tutti i modelli.
Sia che siamo giornalisti oppure blogger – o content creator – l’IA generativa è un grandissimo supporto al nostro lavoro: sta a noi sapere come fare in modo che sia tale davvero. Sta a noi formarci per capire come utilizzarlo non solo in modo utile ed etico insieme, ma anche per dare una spinta alla nostra creatività, distinguerci ed essere quindi più competitivi. In questo articolo scopriamo insieme come questa tecnologia stia trasformando il nostro modo di comunicare e di raccontare storie: ma leggi fino alla fine, perché condividerò i punti fondamentali della mia strategia (quindi tutti testati personalmente!) su come scrivere un articolo con l’IA in modo che rispecchi i tuoi valori e la tua unicità.

Ciao! Sono Teresa e sono una giornalista e consulente per freelance.
Se vuoi approfondire l’aspetto etico dell’intelligenza artificiale, ti consiglio il mio articolo “Generare contenuti con l’IA: le sfide etiche“. E se invece vuoi un supporto mirato ai tuoi progetti, possiamo lavorare insieme: scopri tutto QUI. Ma ti ricordo anche che ho tenuto un webinar sulla creazione dei contenuti con l’IA insieme all’esperta di SEO Sabrina Barbante: lo trovi sul suo sito.
I vantaggi di scrivere un articolo con l’IA
Per cominciare, facciamo una premessa: anche se non lo ripeteremo, qui parliamo soltanto di intelligenza artificiale generativa: quindi di modelli che, grazie all’unione dell’enorme quantità di dati attraverso cui vengono “addestrati” e all’uso di modelli statistici e algoritmi, sono in grado di elaborare contenuti nuovi, coerenti e di alta qualità.
Quali sono, allora, i vantaggi dello scrivere un articolo con l’IA?
- Analisi dei dati. Molti modelli stanno affinando sempre di più le capacità di analisi grandi quantità di dati in poco tempo. Molto utile, per esempio, la possibilità di far analizzare URL e file, di richiedere insights sul comportamento degli utenti o sulle tendenze di mercato. Alcuni esempi di strumenti con cui è possibile tutto questo: ChatGPT, Perplexity, Writesonic.
- Personalizzazione. Puoi a tua volta addestrare l’IA a rispettare il tuo tono di voce, il tuo stile e anche il tuo registro narrativo, oppure utilizzarla per creare funnel o sequenze di email.
- Miglioramento della SEO. Sappiamo bene quanto sia importante riuscire a posizionarsi nei primi posti dei motori di ricerca. Ebbene, utilizza il tuo chatbot per identificare le parole chiave pertinenti e generare titoli e descrizioni ottimizzati per una maggiore visibilità online.
- Generazione automatica. Per task più ripetitive, l’IA ti aiuta a risparmiare parecchio tempo: pensa alla correzione di bozze, ai riassunti di testo o alla creazione di grafici.

Prepararsi a scrivere con l’IA generativa.
Mindset: cominciamo da qui. Sì, perché è importante approcciare la macchina nel modo giusto: cioè considerarla un supporto prezioso al tuo lavoro, non come il tuo sostituto. Uno strumento, quindi, per focalizzarti sulla tua visione, far uscire la tua voce più autentica mentre ti supporta nei compiti più automatici. Perché oggi più che mai conta proprio questo: la tua unicità.
Un altro consiglio ancora a proposito di mindset: esplora i diversi tool, anche quando trovi quello più adatto a te. E poi non dimenticare di continuare a formarti, perché questo mondo corre a una velocità incredibile. E adesso, vediamo in dettaglio la strategia per integrare al meglio l’IA nella tua creazione di contenuti.
1. Inizia dal brainstorming.
Blocco da pagina bianca? O, al contrario, troppe idee per la testa? Questo è uno dei casi in cui l’IA generativa può davvero sbloccarci e stimolarci idee a cui non avevamo pensato affatto. E possiamo usarla in modi diversi: ecco come.
- Se non abbiamo proprio alcuna idea.
- Se abbiamo un’idea un po’ vaga o troppo generica.
- Se abbiamo già un po’ di elementi ma non riusciamo a unire i puntini.
Se procediamo in questo modo, possiamo delineare il tema del nostro contenuto. E questo è applicabile a qualsiasi tipo di testo (o audio). Facciamo subito un esempio pratico. Sei giornalista freelance e vuoi proporre il tuo articolo a una delle testate con cui collabori (o una nuova). Devi quindi studiare il tema più adatto, ma vorresti anche un’idea originale: puoi allora chiedere al tuo chatbot di elaborare dieci idee per una proposta particolarmente creativa e interessante, in base al target della testata a cui manderai la tua proposta. Forse i primi dieci risultati non ti soddisferanno e allora potrai fare altri tentativi.
Alla fine, però, troverai quello che cerchi: o perché te lo avrà suggerito proprio l’IA, o forse perché una di quelle proposte ti avrà fatto accendere una lampadina. A proposito, se è da un po’ che stai pensando a come proporre la tua idea a una testata o a un blog, comincia pure dal mio articolo “Giornalista freelance: come passare dall’idea alla pubblicazione“.
2. Individua il target.
Una volta che hai il tema su cui lavorerai, passa alla seconda fase: il target. Per esempio, chiedi all’IA generativa di impersonare il lettore ideale della tua testata o del tuo blog, per capire come potrebbe recepirlo e le eventuali domande che potrebbe suscitare: così potresti già pensare di rispondere a quelle domande all’interno del pezzo. Questo ti aiuterà a creare un contenuto non soltanto interessante, ma anche completo.

3. Elabora la scaletta
Dopo aver stabilito il tuo tema e compreso il tuo target, puoi sfruttare l’IA per strutturare una scaletta, che poi andrai ad ampliare, approfondire, arricchire o anche sconvolgere, se sarà il caso. Potresti anche svilupparla attraverso l’utilizzo di template: vere e proprie strutture di base preconfezionate e adattabili ciascuna a un diverso tipo di articolo. Anche in questo caso, la struttura fornita dal template sarà per te una guida: uno dei casi in cui può essere utile è quando affronti un tema che conosci poco. In questo modo avrai un primo schema di base che ti aiuterà a procedere.
4. Crea un titolo ottimizzato SEO.
L’intelligenza artificiale generativa può fornire un aiuto importante per identificare le parole chiave che possono aiutarti a posizionare al meglio il tuo articolo nei motori di ricerca. E, di conseguenza, puoi usare l’IA proprio per capire l’intento di ricerca a cui potrebbe rispondere il tuo articolo e per generare titoli e descrizioni ottimizzati SEO.
Non solo: scrivere un articolo con l’IA può aiutarti a migliorare la struttura dei contenuti, sempre nell’ottica di una migliore visibilità nei motori di ricerca.
5. Genera la tua bozza.
Ora che hai un tema, un titolo e una scaletta, è arrivato il momento di generare la tua bozza. E questo è un altro compito in cui l’IA può supportarti molto bene. A questo punto, però, è bene tenere a mente qualcosa di fondamentale per tutti, dai giornalisti ai blogger ai content creator: sta a noi mantenere il controllo creativo,
Come dicevamo all’inizio, l’atteggiamento giusto è quello di chi considera l’IA come un collaboratore in grado di amplificare le nostre capacità, non come un sostituto che, al contrario, appiattisce non soltanto la nostra unicità, ma alla fine anche le nostre competenze. Non cadiamo, insomma, nell’errore di limitarci a dei copia-e-incolla che rischiano di farci dimenticare qualcosa che nessuno potrà mai toglierci: il nostro spirito critico e il nostro sapere.
6. Scrivere un articolo con l’IA senza perdere il nostro tono di voce.
Proprio così: scrivere un articolo con l’IA non significa rinunciare a essere originali o a cambiare stile. Anzi, avere un supporto come l’IA generativa può farci concentrare proprio su questi aspetti così cruciali del nostro lavoro.
7. Espandi i confini.
E una volta che il tuo contenuto è pronto, non limitarti. Espandi i tuoi orizzonti! Come? Potresti chiedere al tuo chatbot di darti altri spunti per approfondire l’articolo, oppure di elaborare una serie di domande che potranno diventare idee per altri contenuti sullo stesso tema.
L’obiettivo è sempre quello di migliorarci! E adesso raccontami la tua esperienza: qual è il compito in cui ti supporta meglio l’IA generativa?