È sicuro viaggiare in Medio Oriente? E potrò bere alcolici al ristorante? Ma poi, se sono donna, dovrò indossare il velo? In questo articolo partiamo alla scoperta dei posti da non perdere in Medio Oriente, quali siano i Paesi dove gustare il nostro viaggio in tutta tranquillità e quelli da evitare a causa di instabilità o conflitti civili. Ed esploreremo un po’ di cultura, per partire sereni e goderci il percorso.
Perché viaggiare il Medio Oriente?
Il Medio Oriente è una regione molto vasta che va dall’Arabia Saudita all’Iran, passando per Turchia e Israele. È una terra ricca di storia e di tesori archeologici, di spiagge e montagne, di mari e deserti. Culla delle grandi religioni monoteistiche e di popoli come i sumeri e i fenici, ha visto anche molte dominazioni – una su tutte, quella dei Romani.
In più, la sua posizione strategica l’ha resa nei millenni un ponte tra Oriente e Occidente, crocevia di scambi e di commerci, e ha abituato la sua popolazione all’accoglienza dei commercianti prima, e dei turisti poi.
Prima tappa del nostro viaggio in Medio Oriente: informarsi
Come abbiamo visto, l’area mediorientale è molto più vasta di quanto forse immaginavamo. E come in altre aree del pianeta, purtroppo, ci sono alcuni Paesi in conflitto ed è bene sapere quali siano. Ma ce ne sono altri che sono in pace e dove si può viaggiare in sicurezza, anche in solitaria.
Ecco perché, prima di partire, è quanto mai indispensabile verificare quale sia la situazione nel Paese che si vorrebbe visitare ( riprenderemo l’argomento alla fine di questo articolo). Come? Il punto di riferimento è la Farnesina, che attraverso il portale Viaggiare Sicuri offre schede e informazioni su tutti i Paesi del mondo. Per un quadro più generale puoi andare a leggere il mio articolo sui Paesi più pericolosi, proprio secondo il nostro Ministero degli Esteri ma anche le analisi sul terrorismo di organizzazione internazionali.

Ci sono regole di comportamento per i turisti?
Questo dovremmo chiedercelo ogni volta che visitiamo un Paese: perché il rispetto di una cultura passa anche dall’osservanza delle sue abitudini e dei suoi usi. Se, però, con questa domanda pensiamo a eventuali restrizioni imposte dalla religione musulmana, preponderante in tutti gli Stati fatta eccezione per quello di Israele, la risposta è molto semplice: usiamo il buonsenso. Se vorremo visitare una moschea osserveremo le regole del luogo di culto, così come facciamo in una chiesa cattolica. Ma potremo girare in pantaloncini e maniche corte senza problemi, anche se sarebbe meglio evitare gli indumenti più scollati.
Anche in un Paese come l’Arabia Saudita oggi le donne che arrivano dall’estero possono girare senza velo, ma qui per esempio è consigliabile scegliere un abbigliamento più “coprente”. Un discorso a parte è l’Iran: lo vedremo più avanti in un paragrafo dedicato ai Paesi dove la Farnesina sconsiglia di viaggiare. In ogni caso, quando scegliamo una meta, informiamoci a fondo.
Se invece pensiamo a regole di comportamento in generale, una cosa da aspettarsi è certamente…l’ospitalità. È infatti normale essere invitati a pranzo da una famiglia che avete appena conosciuto, o con cui vi siete semplicemente fermati a parlare per strada. Il consiglio in questo caso è senza dubbio quello di accettare: non solo per educazione, ma soprattutto perché sarà un’ottima occasione per andare al di là degli itinerari e immergersi nella cultura e nella vita vera del luogo.
C’è poi la questione foto. Se visiteremo un Paese come l’Arabia Saudita, potremmo avere voglia di immortalare famiglie e donne il cui velo lascia scoperti soltanto gli occhi: in questo caso sarebbe meglio chiedere prima il permesso, perché ai nostri potenziali soggetti potrebbe non fare piacere. Ma in fondo, questo non vale per ogni luogo?
E infine, divertitevi a contrattare nei caratteristici suq che si trovano in ogni città e villaggio mediorientale. Preparatevi – se avete voglia e tempo! – a contrattazioni anche molto lunghe e ricordatevi che fa tutto parte del gioco. Proprio in virtù della loro tradizione di commercianti e di crocevia di viaggiatori, per chi vive in Medio Oriente discutere un prezzo è qualcosa di naturale. E potreste finire con il chiacchierare di cultura o calcio, sorseggiando un tè o fumando un narghilè.

Quali sono le mete migliori per un viaggio in Medio Oriente?
La Giordania è da sempre una delle mete più gettonate. Del resto, è qui che si trovano Petra, “la città rosa”, o il Castello di Kerak, dalla tipica architettura crociata. E che dire del Wadi Rum, la Valle della Luna? Una sorta di canyon tipico delle zone desertiche, inserito dall’Unesco tra i luoghi protetti in quanto patrimonio dell’umanità. Il Wadi Rum è meta obbligata anche per chi ama la preistoria: è infatti ricco di incisioni rupestri e le tracce di insediamenti umani risalgano a circa 8.000 anni a.C.
La Giordania è considerata “un elemento di stabilità all’interno di una regione instabile”, scrive la Farnesina. Ciononostante, meglio che il nostro itinerario eviti le aree settentrionali, al confine con la Siria, e quelle nord-orientali, al confine invece con l’Iraq.
Il Libano ha bisogno di due discorsi separati. Beirut è una città internazionale, che accoglie anche molti expat ed è ricca di siti da vedere oltre che di una frizzante vita notturna. La sua corniche è forse il pezzo forte della capitale: un lungomare con vista sui monti alle spalle della capitale.
Ma il Paese è una vera polveriera pronta a esplodere in qualsiasi momento, soprattutto a causa del ruolo che hezbollah (organizzazione paramilitare) ha nella vita politica, economica e sociale. In più, il Libano sta vivendo anche una pesante crisi economica che ha portato molte famiglie sul lastrico. C’è anche la piaga dei rapimenti da parte di piccoli e grandi criminali, che hanno di mira soprattutto i libanesi stessi e i siriani, scappati dalla guerra ma dalle alte disponibilità economiche.
Viaggiare i Medio Oriente: i Paesi del Golfo
Emirati Arabi Uniti e Qatar sono le mete più “scontate”, ma che dire dell’Oman? Il suo mare e le spiagge sono sorprendenti. E sapevi che qui ci sono fiordi così spettacolari che hanno valso all’Oman la fama di Norvegia d’Arabia? Siamo nella Penisola del Musandam, nel villaggio di Kumzar – dove, tra l’altro, si parla una lingua che nulla ha a che fare con l’arabo. Il villaggio è accessibile solo via mare.
L’Arabia Saudita, grazie alle recenti aperture del governo e alle misure meno restrittive nei confronti delle donne, ha cominciato ad entrare nei circuiti turistici più di massa, mentre prima era meta quasi esclusiva di un turismo di lusso. Il Paese è comunque regolato da leggi religiose, quindi in pubblico è necessario vestirsi in modo più morigerato ed evitare effusioni…amorose.
È un Paese ricco di atmosfere e luoghi mozzafiato. Tra tutti i siti archeologici, da segnalare quello di Madain Saleh e le sue imponenti tombe nabatee – più di 100: un patrimonio che ha reso famoso questo sito come la “seconda Petra”.

Potrò bere alcolici in Medio Oriente?
Questa è una domanda classica: spesso si crede che gli alcolici siano banditi in tutto il Medio Oriente. E invece il divieto di importare alcolici c’è solo in Arabia Saudita e Iran. Negli altri Paesi non sono vietati ma, a seconda degli Stati, potrebbe essere permesso il consumo solo in alcuni bar e ristoranti e, in ogni caso, meglio non andare in giro con bottiglie o lattine di alcolici.
Viaggiare in Medio Oriente: ecco quali Paesi evitare
Doveroso, a questo punto, aprire una finestra sulle zone che è vivamente sconsigliato visitare. Ecco quali sono:
- SIRIA. Qui la guerra non è terminata e, anzi, secondo l’ultimo Global Terrorism Index elaborato dall’Institute for Economics and Peace, è proprio la Siria il Paese mediorientale più pericoloso. Puoi leggere qui la situazione oggi in Siria.
- YEMEN. Qui è in corso un conflitto e anche l’ambasciata italiana è stata chiusa anni fa.
- IRAQ. La Farnesina ricorda che sono sconsigliati tutti i tipi di viaggi, soprattutto a causa del terrorismo che ha spesso di mira i civili.
- IRAN. La situazione viene aggiornata continuamente sul portale Viaggiare Sicuri, ma intanto è ancora consigliato evitare di programmare un viaggio, a causa delle proteste. Ci sono alcune zone in particolare dove è assolutamente sconsigliato andare.
E tu, hai mai viaggiato in Medio Oriente? E se sì, il viaggio ha sfatato qualche tua credenza o pregiudizio? Ti aspetto nei commenti!